IL DISCORSO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CONTE: “Prolungheremo le misure restrittive fino al 3 maggio, in accordo con tutte le parti interessate. È necessario per poter mantenere i risultati raggiunti. L’auspicio è di poter ripartire con qualche cautela ed attenzione, gradualmente, ma per una ripartenza sicura. Ciò, dipende da noi e dalle nostre attenzioni solo rispetto delle misure restrittive, che vanno osservate ancora con maggior attenzione durante le festività pasquali, il 25 aprile ed il 1 maggio.

Non siamo nella condizione di ripartire a pieno regime, ma vi prometto che se vi saranno mutazioni delle condizioni prima del 3 maggio, rivedremo la proroga delle misure di contenimento. Riapriamo librerie, cartolibrerie, negozi di articoli per l’infanzia, silvicoltura, attività forestali Già al lavoro su fase 2 per ripartenza in sicurezza: sarà un procedimento organico. Ci avvarremo di un gruppo di esperti da affiancare al comitato tecnico scientifico per poter coordinare al meglio il processo. Il gruppo di esperti sarà presieduto dal manager Vittorio Colao e geni italiani nel mondo. Ci daranno una mano per progettare la fase 2, tenendo conto della salute ma anche del mantenimento della qualità della vita delle persone.

Già siglato il protocollo di sicurezza sul lavoro. Esorto le aziende a sanificare i luoghi di lavoro e iniziare a predisporsi a recepire le misure di sicurezza già da ora. Il protocollo verrà ulteriormente aggiornato e diffuso. La ripartenza del tessuto produttivo dipende anche dalle aziende. Per noi fondamentale il contenimento e abbassamento del fattore R0.

Veniamo ora all’Europa. Sono necessari 1500 miliardi di euro. Questa è la sfida più importante per l’UE e per il mondo intero e richiedono risposte adeguate. Le proposte europee di ieri sono un primo passo. Il ministro Gualtiero ha lavorato bene, ma concorda con me nella non sufficienza di questi provvedimenti. L’Italia lavorerà per istituire il fondo finanziano con gli Eurobonds. Il fondo serve, subito ed urgentemente. Lo dico a tutti, anche ai miei omologhi europei. Ci sono strumenti già significativi: BEI e SURE. Ma la nostra battaglia è per l’Eurobond, l’unico strumento adeguato alla situazione. Il dibattito sul MES nel nostro paese è vivace, tra tutte le parti politiche e tra gli italiani tutti. Ma occorre che sia fatto con chiarezza e senza falsità. Occorrono precisazioni sullo strumento MES. Devo fare nomi e cognomi dei responsabili di coloro che diffondono falsità: Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Da ieri notte vanno dicendo che l’Italia avrebbe firmato accordi segreti, ma così non è: l’Italia non ha bisogno del MES e non ha attivato questo strumento che è inadeguato ed inadatto alla situazione. Alcuni stati europei vogliono una nuova linea di credito, senza condizionalità. E noi, con loro, siamo determinati a raggiungere l’ottenimento di nuovi strumenti, come appunto gli Eurobonds. Lavoreremo per farlo, ma già da ieri c’è un paragrafo chiaro, nero su bianco, per attivarci tutti nella costruzione di questo strumento.

Per avere forza nella trattativa abbiamo bisogno di voi, italiani. Basta con queste polemiche dalle opposizioni, non danneggiano me, ma la nostra reputazione d’Italia. Non vogliamo compromettere la nostra forza di dialogo con i paesi del nord Europa. Io non firmerò nulla finché non avremo un ventaglio di strumenti adeguati ad affrontare la sfida che stiamo affrontando. Non cederò nelle trattative e sono sicuro che con la nostra tenacia convinceremo l’Europa a venirci incontro in questo momento così importante.”

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