Di seguito la lettera aperta di Domenico Casoria, referente del Comitato Movida Pomiglianese:

UN DOVUTO RINGRAZIAMENTO “È indubbio che il settore della ristorazione e dei bar è stato quello più duramente colpito dalle misure restrittive adottate da ogni livello amministrativo e sembra anche logico che questo comparto sia stato tra gli ultimi a ripartire, in considerazione del fatto che il nostro lavoro non può prescindere dalla presenza di folle ed assembramenti evidentemente vietati. Da pochi giorni ci è stato concesso di ripartire, sebbene con protocolli molto restrittivi e soprattutto con i dettami di una fantasiosa ordinanza regionale che ha creato tanti malumori derivati da un’inspiegabile diversità di trattamento di attività in sostanza simili e fondamentalmente appartenenti allo stesso genere. Alla confusione normativa ed alle enormi difficoltà economiche si è anche aggiunta una campagna mediatica che ha contribuito a demonizzare l’intero settore, additandoci come “untori”, facendo passare continuamente immagini di assembramenti nelle vicinanze di bar e baretti, quando poi le stesse folle si vedevano e si vedono fuori e dentro i supermercati, le banche, le piazze, i parchi pubblici, i mezzi di trasporto e nelle private abitazioni.

Solo dopo aver brevemente descritto il pittoresco contesto in cui ci è stato consentito di ripartire posso giungere al reale oggetto di questa prosa. Molti di noi, imprenditori del settore della ristorazione e dell’intrattenimento, sono stati totalmente abbandonati dalle istituzioni, nessun aiuto, nessun ristoro, al momento niente di niente. I nostri dipendenti attendono ancora la cassa integrazione di marzo, i nostri fornitori invece attendono i nostri pagamenti, ma dallo Stato e dalla Regione, nella maggior parte dei casi non è arrivato un solo euro.

Unico, importante e concreto aiuto, a Pomigliano d’Arco è arrivato dall’amministrazione comunale che ha messo in opera tutto quanto era nelle proprie competenze per sostenere non solo noi commercianti del settore della ristorazione, ma tutto il commercio in generale. Rastrellando i conti comunali, l’amministrazione ha individuato ingenti risorse per sollevarci dal pagamento della TARI e dell’occupazione del suolo pubblico (quest’ultimo in concorso, seppure minoritario, con lo Stato). Interventi sostanziosi che rappresentano per la maggior parte di noi l’unico segnale di sostegno da parte di un ente istituzionale. Finalmente un fatto, non parole. E “dove tuona un fatto, ha lampeggiato un’idea”. L’idea è quella di continuare a sostenere il settore della movida, che avevamo faticosamente regolato insieme, nei mesi scorsi, per renderlo “innocuo” alla tranquillità dei cittadini.

Di tale impegno ne abbiamo avuto conoscenza in una riunione recentemente svoltasi in aula consiliare, dove il sindaco Raffaele Russo Lello Russo ha anche dimostrato umana sensibilità rispetto alle nostre condizioni disperate ed ha espresso rammarico per non poter modificare norme di rango superiore particolarmente penalizzanti. Perciò avvertiamo l’esigenza di esprimere la nostra gratitudine al sindaco ed alla sua amministrazione per gli aiuti concreti che ci ha rivolto, ma anche per aver così lenito la rabbia e la sensazione di abbandono istituzionale.”

COMITATO MOVIDA POMIGLIANESE

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy
Verified by MonsterInsights