di Maria Rosaria Ricci

Diventa sempre più un argomento di discussione e di dibattito il problema della crisi economica che, il nostro paese si trova a dover fronteggiare. Gli stessi che, sempre più spesso sentiamo affrontare nei tolk show televisivi con obbiettivi finali, dare soluzioni reali. Percorrendo strade giuste che, hanno il solo scopo di attraversare organi istituzionali di riferimento nazionale per giungere in Quirinale.
Soluzioni di problemi che, vanno ricercati nel tempo e nella storia, non a caso cinquantanove anni fa, l’architetto danese Jan Gødmand Høyer fronteggiando il problema dell’economia nella globalità individuale o familiare; diede vita alla prima creazione di una comunità di alloggio e convivenza di bofælleskaber, riconosciuta come primo caso Danese. Da questa creazione, a partire dagli anni settanta la co-residenza cominciò a diffondersi nei paesi dell’Europa del nord, e in particolare in Danimarca, Paesi Bassi e repubbliche scandinave.
Da lì pian piano, il fenomeno si diffuse anche a livello europeo, in Germania e poi verso i paesi mediterranei, tra cui l’Italia tutti con progetti di Co-housing.
Mettendo l’accento su diverse realtà sociali. Il “Co-housing si intreccia molto bene con la realtà della disabilità, trovando in essa il concetto più ampio del “Dopo di Noi”, diventando un’alternativa per molte persone che, vogliono dare alla propria vita una totale indipendenza. Sostituendo e sopperendo altri strumenti e mezzi di raggiungimento per il medesimo fine.
Il piano di zona di Ambito territoriale 25, del comune di Pomigliano d’Arco e Sant’Anastasia, con i rispettivi Assessorati alla politiche sociali Salvatore Esposito e Cettina Giliberti, seguendo le linee guida Ministeriali e dirigenziali, metteno in atto il progetto “Percorsi di autonomia per persone con disabilità”.
L’obbiettivo principale del progetto, è quello d i dare un’indipendenza abitativa delle persone con disabilità, destinato a quattro persone con disabilità che abiteranno insieme in un appartamento adeguatamente ristrutturato sito in via Trento presso il”Palazzo Pranzataro” di proprietà del Comune di Pomigliano d’Arco.
Il progetto prevede la presenza di figure professionali specifiche in relazione al grado e tipo di disabilità, che avranno il compito di facilitare la convivenza tra gli ospiti e l’inserimento nel mondo del lavoro.Nello specifico per le attività d’inserimento lavorativo, per esse è previsto il coinvolgimento del Ministero per il Lavoro accreditato dalla Regione Campania, per gestire attività di supporto ai beneficiari per la ricerca di occupazione.
I beneficiari acquisiranno competenze digitali necessarie per l’avvio dello smart working, realizzando tirocini formativi programmati per la dura di dodici mesi.
I percorsi di autonomia per persone con disabilità, hanno come fine ultimo, dare alle quattro persone che vi parteciperanno, l’emancipazione dal nucleo familiare di origine potenziando la percezione di sé, e della propria identità personale.

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