Dal 20 maggio prossimo, in occasione della revisione periodica dei veicoli, oltre alla fustella adesiva applicata sulla carta di circolazione, sarà rilasciato un certificato di revisione, il verbale di controllo contenente i risultati dell’operazione. Il documento, infatti, oltre a contenere il numero di targa e di telaio, il luogo e la data della verifica tecnica, la lettura del contachilometri, la categoria del veicolo, il nome del centro che ha effettuato la verifica, e la data entro la quale dovrà essere effettuata la revisione successiva, riporterà le carenze individuate e il loro livello: lievi, gravi e pericolose. Da notare che se le carenze rientrano in più di un gruppo di controlli sono classificate nella più grave di esse ma che se, pur rientrando nella stessa area di controllo si dimostra che l’effetto combinato di tali carenze comporta un rischio più elevato per la sicurezza stradale, sono classificate in quella di gravità immediatamente superiore.

Direttiva europea. La novità è figlia del decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 2014/2017, quello che un anno fa ha recepito in Italia la direttiva europea 2014/45. L’altra novità è l’attestazione della percorrenza rilevata dall’operatore sul contachilometri. Il dato è rilevato da tempo (lo prevedeva già una circolare del 2010), ma finora era inserito esclusivamente nel sistema informatico della Motorizzazione civile. Insomma, di un eventuale errore di rilevazione o battitura, non così raro, il proprietario del veicolo poteva accorgersi solo successivamente consultando il Portale dell’automobilista. Adesso, invece, risultando dal certificato, l’operatore dovrà prestare molta più attenzione. Si tratta, fra le altre cose, di un modo per contrastare la manomissione del contachilometri ma che, evidentemente, non potrà stroncare il fenomeno.

Stessa tariffa. Nulla cambia, invece, né sulla frequenza delle revisioni (la prima dopo quattro anni dall’immatricolazione, entro la fine del mese in cui è stata targata l’auto, le successive entro due anni dalla revisione precedente, entro la fine del mese in cui era stata effettuata), né sul fronte delle tariffe: 66,88 euro nei centri revisione, 45 euro, previa prenotazione, negli uffici provinciali della Motorizzazione civile.

Fonte QuattroRuote

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